…Naxos e dintorni
Naxos, fondata dai Calcidesi nel 734 a.C., risultò essere la prima colonia greca di Sicilia probabilmente per un motivo essenzialmente nautico, infatti, spinte dalla corrente marina, le navi raggiungevano le nostre coste quasi senza alcun intervento del timoniere. Il nome assegnato alla città ci fa capire che tra i compagni di Teocle vi erano persone provenienti dall’isola greca di Naxos ed è per questo motivo che il 29 ottobre 2000, a più di 2000 anni di distanza è stato celebrato un gemellaggio con l’isola delle Cicladi per sancire un collegamento ideale e affettivo fra le due realtà.
Da Giardini Naxos, grazie alla sua felice posizione geografica, è possibile effettuare agevoli escursioni verso tutto il territorio della Sicilia. Indicheremo qui solo quelle nelle località più vicine.
ITINERARIO CITTADINO N.1
“Il borgo marinaro”
Questo itinerario propone una piacevole “passeggiata a mare”, lungo la strada che lambisce tutta la baia e ne offre una magnifica visione: dalla foce del Torrente Sirina, sino al molo e, quindi, a Capo Schisò.
Il percorso è un susseguirsi di punti di osservazione diversi e suggestivi che culminano nel sito dove si trova la statua della Nike, posta sull’approdo dei colonizzatori greci, a ricordo del gemellaggio tra Giardini Naxos e Kalkis in Eubea, città dalla quale essi provenivano.
Dal punto di vista storico-architettonico, l’abitato di Giardini Naxos offre, lungo le arterie più antiche ed interne, alcuni elementi di interesse, tra i quali, oltre alcuni palazzetti nobiliari, come Palazzo D’Aveni e il Castello di Schisò, costruito in epoca feudale ed appartenuto alla ricca famiglia spagnola dei De Spuches; l’elegante Chiesa di Santa Maria Raccomandata . Posta all’inizio del centro urbano essa venne edificata originariamente nei primi anni del XVIII secolo e conserva un raffinato fonte battesimale in marmo del 1703, una statua lignea della Madonna, risalente al XIX secolo ed una bella tavola dipinta del 1573, raffigurante la Madonna di Porto Salvo.
Un ulteriore elemento di interesse architettonico è costituito dalla Stazione Ferroviaria di Taormina- Giardini Naxos, che rappresenta un elegante esempio di architettura liberty.
ITINERARIO CITTADINO N.2
Il Museo e il Parco Archeologico
Questo itinerario propone una rivisitazione delle origini storiche della località attraverso il suo patrimonio archeologico.
Situato quasi all’estremità delle penisola di Schisò, addossato ai resti di un piccolo fortilizio del XVII-XVIII sec., il Museo di Naxos raccoglie principalmente reperti archeologici rinvenuti nelle recenti campagne di scavo condotte nell’area dell’antica colonia.
Si tratta di materiali preistorici che attestano la frequentazione del sito già in periodo neolitico, e numerosi materiali riferibili alle varie fasi della vita della città, da quella greco-arcaica, sino a quella tardo-romana e bizantina ( dai vasi di epoca arcaica e classica, agli utensili domestici dai corredi funerari delle necropoli, ai corredi bellici in bronzo). Esso fu inaugurato il 1° Aprile 1972 dal Presidente della Regione Piersanti Mattarella.
Annesso al Museo si trova il Parco Archeologico dove, all’interno del tessuto urbano di età arcaica, sono presenti i resti delle antiche mura di fortificazione costruite con enormi blocchi lavici, resti di edifici sacri o sacelli, e risalente agli ultimi decenni del VII sec. A.C. l’impianto dell’area sacra. Dello stesso periodo sono le due fornaci presenti in quest’area che erano, probabilmente, destinate alla cottura di oggetti votivi e di grandi vasi e terrecotte architettoniche. Le esplorazioni archeologiche hanno scoperto un secondo impianto urbano che risale dal V secolo. In quello che viene definito l’isolato C4 sono distinguibili blocchi quadrangolari che vanno via via delineando i caratteri dell’architettura domestica.
ITINERARIO CITTADINO N.3
“L’area Sacra”
Questa breve e piacevole passeggiata ci conduce dalla Via Stracina al Parco Apollo Archegete.
Questa Via, tra l’altro di recente oggetto di interventi di valorizzazione e riqualificazione, durante la stagione estiva diventa isola pedonale.
Nel 425 a.C. in piena guerra del Peloponneso, fu teatro di una grande battaglia contro i Messeni, alleati di Siracusa, dalla quale i Naxii uscirono vittoriosi. Una lapide in bronzo, posta all’inizio della Via, ricorda il tragico evento.
Il Viale costeggia la “Torre Vignazza” antica costruzione del Cinquecento, che faceva parte di un sistema di avvistamento posto a difesa del porto di Naxos. Era inglobata in una fattoria che intorno agli anni Settanta venne abbattuta.
La Torre, fortunatamente rimase in piedi.
Presto potrebbe ritornare a vivere grazie all’intervento della Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Messina, che l’ha espropriata e annessa al parco archeologico per restaurarla e trasformarla, secondo un probabile progetto, in punto di sosta del parco.Proseguendo verso il Torrente S.Venera, si giunge in quella che negli ultimi decenni del VII sec. a.C. era l’impianto dell’area sacra, uno dei maggiori santuari della città . A destra, sono visibili degli scavi che hanno riportato alla luce antichi altari risalenti a questo periodo. Allo stato della stesura di questo opuscolo gli scavi sono ancora in corso, ma si pensa che entro la stagione verranno ultimati e verrà realizzato un piccolo parco.La nostra passeggiata culmina al Parco Apollo Archegete. Anche qui sono stati rinvenuti reperti archeologici risalenti allo stesso periodo ed è stato realizzato questo Parco attrezzato che in un sapiente gioco architettonico tra il nuovo e l’antico ben si pone con le sue aree a verde, la zona dei reperti, i giochi di luci e acqua. E’ stato intitolato ad Apollo Archegete, in onore del quale, secondo l’autorevole testimonianza di Tucidide, i colonizzatori di Naxos, i Calcidesi dell’Eubea, guidati da Teocle, eressero un’ara sulla quale ” i sacri inviati compivano sacrifici prima di salpare” .Nel periodo estivo il Parco ospita numerosi spettacoli musicali e teatrali inseriti nel cartellone “Naxos Estate”.
Etna (km 43 ca.)
Il maggiore vulcano attivo d’Europa è raggiungibile in automobile da Giardini Naxos in tutti e due i suoi versanti: Nord e Sud.
Il versante Sud si raggiunge tramite l’autostrada A18 direzione Catania, uscita Giarre direzione Zafferana Etnea e Rifugio Sapienza (quota 1900 m)
Il versante Nord si raggiunge tramite l’autostrada A18 direzione Catania, uscita Fiumefreddo direzione Linguaglossa e Piano Provenzana (quota 1900 m). E’ inoltre possibile visitare il Parco Naturale dell’Etna con i suoi innumerevoli sentieri-natura di vario grado di difficoltà.
Taormina (km 7 ca.)
“Città -sorella” di Giardini Naxos, raggiungibile in automobile dalla S.P. 10 o in autobus con l’Autolinea INTERBUS che effettua frequenti collegamenti tra le due città (ogni 30 minuti circa e nel periodo estivo anche fino a mezzanotte).
Taormina conserva un ricco patrimonio artistico e architettonico: dai resti greci e romani del Teatro Antico, dell’Odeon, della Naumachia, per giungere, più vicini ai nostri giorni, alla Badia Vecchia, al Palazzo Duchi di S.Stefano e al Palazzo Corvaja, testimone della prima ora del Parlamento Siciliano.
Teatro antico di Taormina
Castelmola (km 10 ca.)
Raggiungibile in automobile dalla S.P. 10 o in autobus con l’Autolinea INTERBUS con partenze da Taormina. Antico borgo medievale, dal panorama unico, sopra Taormina, conserva i ruderi del Castello Normanno, la Chiesa Madre, la Porta dei Saraceni con le cinta murarie.
Gole dell’Alcantara (km 14 ca.)
In località Motta Camastra – sono raggiungibili in automobile via S.S.185 direzione Francavilla di Sicilia, o in autobus con l’Autolinea Interbus.
Si tratta di uno dei fenomeni naturali più straordinari dell’intera isola: una gola orrida e selvaggia profonda oltre venti metri solcata dalle acque del Fiume Alcantara, che scorre attraverso due magnifiche pareti di prismi basaltici. E’ possibile effettuare la risalita di un tratto del fiume (circa 150 metri) dovutamente equipaggiati.
Francavilla di Sicilia (km 25 ca.)
Proseguendo dalla Gole Alcantara sulla SS185 si può raggiungere Francavilla di Sicilia che ospita uno splendido Convento dei Cappuccini del 1570. Denominato lo “Scrigno di Valle Alcantara” il convento è rimasto nella sua forma originale con le finestre delle celle a “bocca di forno” , con gli stipiti in pietra arenaria, e custodisce capolavori di ebanisteria, pittura e scultura.
Convento dei Cappuccini
Calatabiano (km 8 ca.)

Raggiungibile solo in automobile via S.S.114 direzione Catania e poi bivio per via Porticato, o a piedi dalla spiaggia di Recanati.
L’itinerario è interessante sia per l’osservazione ornitologica che per l’aspetto vegetazionale e paesaggistico. Si può risalire brevemente il corso del fiume lungo un facile sentiero, per ammirare le formazioni vegetali acquatiche.Riserva naturale del Fiumefreddo (km 8 ca.)

Dirigersi verso il comune di Fiumefreddo di Sicilia, con il treno sulla linea Catania-Messina, con arrivo alla locale stazione; o con l’automobile dalla SS.114 ME-CT in località Diana per immettersi nella S.P. per Marina di Cottone dove, dopo 1500 metri ed a circa 200 m dal mare, è situato l’accesso principale ed il centro visita della riserva.
E’ possibile percorrere il sentiero-natura della lunghezza di circa 3 km fra andata e ritorno. Il tragitto si svolge su terra battuta, pianeggiante senza particolari difficoltà. La durata complessiva è di circa 90 minuti, compresi i momenti di sosta e di osservazione.
Altre località di particolare interesse sono quelle della Valle dell’Agrò, una suggestiva vallata della Sicilia orientale che dai Monti Peloritani scende fino al mare Ionio, protetta e dominata dalla Montagna Grande, da cui nasce il torrente Agrò.
I paesi della Valle offrono una simbiosi armoniosa di testimonianze storiche, artistiche e di bellezze naturali. In essi lo splendore della natura e l’incantevole litorale sono ancora pressoché incontaminati.
Citiamo:
Sant’Alessio Siculo (km 6 ca.)
Con il suo capo, caratterizzato da un promontorio a due vertici con un castello circolare sul primo e una fortificazione medievale sul secondo.L’edificazione del castello, va collocata in un ampio arco di tempo compreso tra il X sec. e la fine del XIV sec. d.C. Non si sa di certo da chi fu costruito ma verosimilmente la struttura originaria risale al periodo arabo. Attualmente vi si accede tramite una scala esterna affiancata dalla cinta muraria ed è costituito dall’edificio vero e proprio e da due torri, una di avvistamento e l’altra che probabilmente fungeva da prigione. Esso, pur essendo stato riconosciuto “monumento nazionale”, è ancor oggi di proprietà privata, ma è comunque sottoposto a vincolo della Soprintendenza dei Beni Culturali di Messina.
Forza d’Agrò (km 19 ca.)
raggiungile in automobile tramite la SS.114 fino al capo S.Alessio e poi proseguendo lungo il bivio a sinistra. Nel periodo estivo sono possibili collegamenti in autobus da Taormina.A ridosso del Capo S.Alessio, sul lembo estremo di nord est della corona del Tauro, Forza d’Agrò si erge a 420m. s.l.m. Non tanto per la sua storia essa desta interesse, quanto per i numerosi ricordi di un passato, pieno di arte e di gloria, vivo ancor oggi di magnifici riverberi nei superstiti monumenti: La Cattedrale del 1700, la Chiesa della SS.Trinità del 1576, la Chiesa di S. Francesco del XVI secolo e soprattutto il Castello Normanno del XII sec. che, secondo la tradizione, fu costruito per volere del Gran Conte Ruggero. Esso è situato sul punto più alto e più inaccessibile della Valle, e vi si accede alla fine di una lunga e ripida scalinata di pietra . Dal 1876 l’area del Castello è stata adibita a cimitero.
Savoca
Proseguendo sulla statale 114 fino a S .Teresa di Riva, si raggiunge un incrocio che conduce a Savoca , grazioso paesino a 303 m. s.l.m. , antico ed importante centro religioso, come testimonia la presenza di numerose chiese del ‘400. Splendida la Chiesa del Convento dei Cappuccini che conserva numerose tele del ‘500 e del ‘600, tra cui un “Cenacolo” della scuola del Caravaggio, e nella cripta , elegantemente vestiti e mummificati, i corpi di 17 uomini illustri del paese.
Chiesa di San Nicolò (secolo XIII), contenente la statua argentea di Santa Lucia
Casalvecchio Siculo
Arrampicata a metà costa sul monte S.Elia, a 400 m. s.l.m., Casalvecchio dista circa 20 km. da Giardini Naxos . Fondato in epoca bizantina da monaci dalla Siraia e dall’Egitto , possiede un imponente patrimonio architettonico , oltre che un patrimonio boschivo della forestale.. Tra i suoi edifici ricordiamo, la Chiesa Madre del XVII sec., con artistico soffitto a cassettoni e mensole ed annesso Museo di oggetti sacri, La Chiesa di S.Nicolò, ricca di opere d’arte e la Chiesa Annunziata, entrambe del 1500, e la Chiesa di S. Teodoro, del XVII sec..
Ma ciò che rappresenta sicuramente il “gioiello” del patrimonio di Casalvecchio è il Tempio dei SS.Pietro e Paolo d’Agrò risalente al 560 d.C circa. Realizzato dai frati di S.Basilio, da cui il nome Basiliana, fu distrutto e saccheggiato durante la dominazione araba e poi ricostruito in epoca Normanna. Tali restauri si sovrappongono ad un organismo costruttivo già esistente e offrono un’interessante sintesi di tutti gli elementi originari dell’arte bizantina, araba e normanna. La Chiesa basiliana si erge inaspettatamente come una sentinella solitaria in una rada in contrada Contura (seguire la segnaletica dal bivio di Santa Teresa di Riva lungo la S.P. per Antillo)
Isole Eolie (km 43 ca.)
Per chi ha voglia di un’escursione un po’ più lunga , da non perdere sicuramente è la visita alle Eolie, raggiungibili tramite traghetti e aliscafi da Milazzo o da Messina. Nell’Arcipelago delle Eolie riscontriamo ancora acque incontaminate dalle quali emergono le “sette Sorelle”, che sorprendono per la diversità della loro natura, a tratti selvaggia, e dei loro colori, per la bellezza delle coste, per la ricchezza dei siti archeologici, per i fenomeni vulcanici
Il torrione di Capo Schisò, inglobato in epoca successiva nel fortino borbonico, attuale sede del Museo
orari di visita: tutti i giorni dalle 09.00 ad un’ora prima del tramonto
Biglietto singolo intero : 2,00 €
Biglietto singolo ridotto: 1,00 €
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Situato quasi all’estremità della penisola di “Schisò”, addossato ai resti del piccolo fortilizio del XVII-XVIII sec., il Museo di Naxos raccoglie principalmente reperti archeologici rinvenuti nelle recenti campagne di scavo condotte nell’area dell’antica colonia.Al piano terra sono in esposizione soprattutto materiali preistorici che, come detto, attestano la frequentazione del sito già dal periodo neolitico; al piano superiore, invece, sono sistemati materiali riferibile alle varie fasi della vita della città, da quella greco-arcaica sino a quella tardo-romana e bizantina.
Tra i reperti più significativi e preziosi, un grande deinos, una oinochoe frammentaria, statuette raffiguranti una dea in trono, alcune protomi femminili arcaiche, figure femminili fittili recanti nella destra una colomba, elementi della decorazione fittile architettonica, antefisse a testa silenica, vasi e frammenti di vasi appartenenti ad epoca arcaica e classica, oggetti di uso spiccatamente domestico, quali pesi da telai e lucerne, corredi funerari provenienti dalle necropoli , un elmo bronzeo da parata ed, ancora, oggetti di età tardo-romana e bizantina, attestati il sopravvivere della città sino a queste epoche.
Annesso al Museo si trova il Parco Archeologico dove, all’interno del tessuto urbano di età arcaica, sono presenti i resti delle antiche mura di fortificazione costruite con enormi blocchi lavici, resti di edifici sacri o sacelli, e risalente agli ultimi decenni del VII sec. A.C. l’impianto dell’area sacra. Dello stesso periodo sono le due fornaci presenti in quest’area che erano, probabilmente, destinate alla cottura di oggetti votivi e di grandi vasi e terrecotte architettoniche. Le esplorazioni archeologiche hanno scoperto un secondo impianto urbano che risale dal V secolo. In quello che viene definito l’isolato C4 sono distinguibili blocchi quadrangolari che vanno via via delineando i caratteri dell’architettura domestica.
Bibliografia:
Testi e immagini di proprietà del Servizio Turistico Regionale N.20 – U.O. N.1 Giardini Naxos e nello specifico dalle seguenti fonti:
• Escursioni (dal sito Internet http://www.strgiardini.it)
• Itinerario religioso (MINI-ITINERARIO TRA GLI EDIFICI RELIGIOSI PRESENTI SUL TERRITORIO http://www.strgiardini.it)
• Museo Archeologico (dal sito Internet http://www.strgiardini.it)
• Itinerari (dal sito Internet http://www.strgiardini.it)
Si ringrazia:
Servizio Turistico Regionale N.20 – U.O. N.1 Giardini Naxos – foto e testi Dèpliant Escursioni
– Foto Macrì Antonino (Palazzo Paladino)
Wikipedia – foto Chiesa di San Nicolò (secolo XIII), contenente la statua argentea di Santa Lucia